Pedana Posturo StabilometricaPedana Posturo Stabilometrica

Pedana Posturo Stabilometrica

 

E’ un sistema d’indagine che offre la possibilità di rilevare ed elaborare una serie di dati per lo studio delle condizioni posturali e di equilibrio del soggetto:

  1. la posizione della proiezione al suolo del baricentro e la dinamica di spostamento nell’unità di tempo (Stabilometria tradizionale);
  2. la proiezione di ciascun appoggio del piede a terra;
  3. il rilievo della ripartizione delle forze che il corpo scarica al suolo, ossia le forze che agiscono sui pilastri di appoggio dei piedi.

L’esame Posturometrico-Stabilometrico serve, pertanto, per la diagnosi dei disordini posturali e dell’equilibrio.

In sintesi, con il Sistema Posturo-Stabilometrico è possibile indagare due importanti funzioni del Corpo Umano che si integrano tra di loro:

  • le strategie posturali che analizzano la distribuzione dei carichi sui pilastri di appoggio dei piedi e il relativo significato funzionale (POSTUROMETRIA). Il disordine dei carichi è sempre lo specchio del disordine di tutto il corpo.
  • le condizioni di equilibrio che, localizzando la proiezione del baricentro al suolo, valuta i modi e i tempi di spostamento. (STABILOMETRIA)

Si può definire la Postura come il modo di stare in equilibrio del corpo umano.

Essa esprime una funzione relativa alle capacità del corpo d’acquisire e mantenere tutte le posizioni, conservando l’equilibrio.

L’uomo, nella sua evoluzione, è passato dalla posizione di quadrupede a quella di Homo Erectus; è dalla corretta gestione della stazione eretta e del migliore allineamento nelle altre posizioni che dipende il benessere inteso come il miglior compromesso tra obiettivo posturale ed energia necessaria al suo mantenimento.

L’osteopatia rappresenta un ausilio nella ricerca di un approccio globale ai problemi dell’intero organismo.

L’osteopatia è una terapia manuale che agisce direttamente sulla struttura del paziente senza l’utilizzo di macchinari o farmaci.

L’approccio osteopatico è basato sulla valutazione della persona considerando tutti i sistemi ed apparati in collegamento fra loro.

L’osteopatia si avvale anche della collaborazione di specialisti e di procedure diagnostiche della medicina convenzionale. La sua unicità consiste nel modo in cui il paziente viene valutato da un punto di vista meccanico, funzionale e posturale, non chè dai metodi manuali di trattamento praticati in funzione delle esigenze individuali di ogni paziente.

A proposito di trattamento gli osteopati usano le mani sia per analizzare cause di fondo del dolore, sia per eseguire trattamenti mediante una serie di tecniche manipolative. Sono prevalentemente utilizzate tecniche dolci, soprattutto nel caso di bambini ed anziani.

CRANIOSACRALE

L’approccio cranico utilizza tecniche dolci nelle quali il senso del tatto, estremamente sviluppato dell’operatore viene utilizzato per identificare e correggere limitazioni e disturbi meccanici sia all’interno che intorno alle articolazioni del cranio e in tutto il corpo.

Questa metodica può aiutare una vasta gamma di pazienti con problemi quali otiti, emicrania, vertigini ed i neonati con parti difficoltosi.

VISCERALE

Secondo l’approccio Osteopatico anche a livello dei visceri si ha in alcuni casi una restrizione di motilità ( NSR, lomb. e dors.), totale o parziale che porta ad una stasi veno-linfatica.

Questa riduzione di afflusso sanguigno ai visceri porta ad un cattivo funzionamento di tutto il sistema.

Il trattamento consiste in manovre delicate sia sull’addome che sul rachide a livello dorso-lombare.

In molti casi possono essere consigliati esercizi da effettuare a casa con la funzione di drenare quei visceri che necessitano di una migliore irrorazione.

Il trattamento porta ad una risoluzione del disturbo o al suo miglioramento ed un riequilibrio del sistema in pochissime sedute ( spesso, 2 – 3 ).

STRUTTURALE

L’Osteopatia Strutturale individua tecniche rivolte alla struttura intesa come ossa muscoli articolazioni.

I trattamenti mirano alla liberazione di una limitazione di movimento o di una fissazione strutturale per esempio una vertebra o un articolazione costale bloccata o poco mobile.

Queste tecniche possono essere dirette, articolatorie o ad energia muscolare per la quale la correzione avviene tramite la contrazione muscolare del paziente, quindi non dannosa.

Le tecniche hanno un’influenza oltre che meccanica sull’articolazione trattata, anche volta a favorire il micrcircolo locale con un migliore apporto di sostanze nutritive e neurologica in quanto viene agevolatala la trasmissione alle terminazioni nervose della parte trattata o ad essa correlata neurologicamente, ad esempio metamero vertebrale-organo.